Salami e prosciutti

Bush dice: “Più truppe in Afghanistan“.

Io dico: “Più prosciutti San Daniele agli Italiani“.

Un po’ mi vergogno, ma ho scoperto solo qualche giorno fa che Mario Merola è deceduto. Nel corso delle due settimane trascorse a Bologna non ho mai guardato il telegiornale né ho avuto la decenza di chiedere informazioni agli amici o quando telefonavo a Napoli. Ma in fondo mi interessa poco: l’importante è che non muoia Nino D’Angelo, altrimenti a Napoli ci saranno suicidi in massa e un traffico indescrivibile per otto giorni.

Ieri questo blog ha avuto nientemeno che 92 visite singole, tutte provenienti da persone che cercavano frasi tipo “renato zero è gay?”. Evidentemente Google le ha indirizzate al mio post.

Mi chiedo… c’è ancora gente che si pone certe domande? Salamoni!

Staccate la spina

Giuseppina Ratzinger arriverà domani nella terra dei turchi. Alla TV una giornalista commenta: “ad attenderlo anche orde di manifestanti che hanno frainteso il discorso pronunciato dal santo padre a Ratisbona”. Toh, guarda… Ma questi turchi sono proprio di coccio eh, non capiscono una mazza! Un solo interrogativo frigge nella mia testa: chissà se questa volta avranno una buona mira.

Cannavaro vince il pallone d’oro e lo dedica agli scugnizzi napoletani. I francesi si incazzano tra di loro perché ad assegnare l’ambìto premio è proprio la rivista francese France Football. Non sanno mettersi d’accordo neanche in casa propria… e poi rompono i palloni a noi.

E infine, Piergiorgio Welby scrive al presidente Napolitano chiedendogli il permesso di morire:

Io amo la vita, presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso e morire mi fa orrore; purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche

Ultimamente sono ossessionata dalla musica turca: un nuovo mondo si è aperto davanti ai miei occhi. Per questa cosa devo ringraziare Kimia. Mi fece ascoltare qualche canzone di Tarkan nel treno che andava a Siena e devo dire che mi piacque all’istante.

Oggi Berlusconi è svenuto durante un congresso e l’Italia è in apprensione. Quale sarà stato il motivo della sua defaillance? C’è chi parla di abbassamento della pressione sanguigna, chi di una dieta debilitante intrapresa da poco; alcuni (io, nella fattispecie) dicono che è colpa di un UFO. Ho immaginato la mortadella con gli occhiali che se la godeva dalla sua casa di Bologna facendo rewind e play con il telecomando del videoregistratore.

A un certo punto sono rimasta sconvolta: non capivo se Silvio avesse avuto un mancamento o se fosse venuto a mancare. E no, non mi accoderò al coro dei comunisti che hanno commentato in cuor loro: “Magari crepasse!”. A me Silvio mancherebbe molto e penso che mancherebbe anche a loro. I comunisti sono un po’ come gli atei che parlano sempre di dio.

Beppe Grillo oggi ha scritto che i Savoia hanno invaso il Regno delle Due Sicilie così come gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq. Ergo: i briganti sono dei patrioti. Io sono d’accordo sul fatto che l’unità d’Italia sia stata un’impresa portata a termine “a culo”, però vi prego non paragonate quel “cervello fino” di Cavour con Bush…

In questo video chiamato “Smutt Peddling” (mi sorprende il fatto che sia ancora su Google Video) va in scena nientepopodimenoche la morte di George W. Bush. Si tratta di un documentario realizzato in maniera impeccabile e con una maestria superiore. Vi consiglio davvero di darci un’occhiata: personalmente, non ho mai avuto la sensazione che si trattasse di fiction mentre lo guardavo.

Un mese dopo

Torno all’attacco dopo un mese di assenza da questo blog. Sembrava la volta buona che riuscivo a scrivere in maniera costante su un blog e invece… Ci sono novità: innanzitutto mi laureo il 7 Dicembre ed il correlatore sembra essere un tipo in gamba. Sì, non sembra vero neanche a me! Ora sono a Napoli e devo dire che Bologna mi manca molto, anche perché non ci ero mai stata per più di due settimane di seguito, fino ad ora. Naturalmente mi manca K., e con lei tutto il gruppo dei pazzi californiani. Ma lei mi manca di più e non lo nego. Ora me ne sto qui seduta sul letto con il mio cane appiccicato alla gamba.

Penso a diverse cose, tra cui il lavoro ed il futuro. Ho deciso che non voglio fermarmi dopo la laurea: voglio presentare la domanda per il master in pubbliche relazioni che fanno alla IULM di Milano. Mi sembra una delle migliori soluzioni perché il costo è decente e in più si frequenta nel weekend, due volte al mese. Ci proverò e spero di farcela. Sono anche alla ricerca di un nuovo lavoro a Bologna, da affiancare a quello che già faccio. Magari come account junior in qualche agenzia di pubbliche relazioni (la mia vera passione).

Durante il mio soggiorno bolognese sono andata anche a Pisa e Siena. Pisa non l’avevo mai vista e devo dire che mi ha delusa molto. La piazza dei Miracoli sembra totalmente decontestualizzata, me la immaginavo diversa. La torre è… piccola, molto più piccola di come sembra sui libri. Il Camposanto Monumentale, invece, è bellissimo; soprattutto per gli affreschi che rappresentano il “Trionfo della Morte”, che ho contemplato con K. per circa mezz’ora.

Siena l’avevo già vista una volta, di notte, in occasione di un concerto di Gianna Nannini. Tutt’altra atmosfera allora, devo dire. Sembra una città molto composta e anche costosa. In mattinata ho portato K. in giro a vedere chiese e palazzi. La sera abbiamo litigato nella pasticceria Nannini per una cosa futile (come spesso accade) e ci siamo intossicate un po’. Però poi abbiamo fatto pace.

Questo è ciò che mi viene in mente.

Oggi ho ricevuto una email che mi piacerebbe condividere con voi. Ecco il testo:

Puoi vedere anche tu che stai invecchiando: capelli bianchi, rughe sulla fronte, occhiali per la lettura… Alcune tristissime statistiche tedesche riportano che in media gli uomini che hanno superato i 60 anni fanno sesso solo una volta al mese. Con le nostre pasticche Soft Viagra potrai fare sesso 30 volte al mese, 28 solo a Febbraio.

Che dire? Io le acquisterei solo per la simpatia.

E, di sicuro, non andrei in giro con un tedesco…

Catapultate caccole mi inchiodano a questi cipressi… Soffro nel leggere l’Iliade tradotta in giapponese antico… eppure nei tuoi occhi vedo, a tratti, dei leoni appisolati sulla carcassa di un criceto. Ti ricordi di quando succhiavamo i tubetti di Attak? Oh, le ricordanze d’infanzia ci avviluppano come domopack fluorescenti di muchi alieni…! Ogni tanto bramo di perire ma una ragione mi tiene in vita: è l’impepata di cozze afgane che mia mamma cucina per me ogni sabato sera. Vaste praterie ricoperte di vermi libidinosi; vacche acciaccate penzolano nelle vetrine della mia anima. E pensare che da piccola, per essere felice, mi bastava un tubetto di Smarties. Mangiavo solo quelli rossi e lasciavo gli altri sulle tombe dei cimiteri ebraici.

Le mie piante carnivore leggono la Settimana Enigmistica sgranocchiando un quarto di maiale e 600g di bresaola. Quando hanno del tempo libero mi innaffiano. Oggi sono morta. Mi vedi? È l’ansia della putrefazione che scodinzola di fronte a me, chiedendo il mio femore per cena. Il mio cervello fuggì in America 37 anni fa, prima che io nascessi. Non ho mai visto nemmeno una sua foto. Sono lapidata ogni giorno da sguardi maniacali di vecchi impiegati del Bancoposta: le loro bave mi frustano senza pietà, incidendo solchi sulla mia pelle. Salvami da questi frigoriferi che tentano, invano, di fagocitarmi! Ti regalerò il mio abbonamento al Teatro Bracco! Ti mostrerò i porri mefistofelici di mia madre! Vorrei tanto baciarti con la lingua (solo dopo averla accuratamente intrisa nell’ olio di ricino).

Ti vorrei, vorrei s-e-s-s-o con te. Uno scopo per scoparti. Uno scoppio per scappare. Uno specchio da spaccare. Ti amerò come si può amare solo la Nutella. Completamente. Irrevocabilmente. Ulteriormente. Praticamente… Ora torno sul mio quasar a leccare i miei bisonti. Addio. Ma giuro che quest’anno non andrò a portare i doni a Gesù Bambino, perché… Forse è inutile parlare con te: non capirai mai la solitudine delle pannocchie d’inverno.

Un prodotto realizzato con l’ausilio del software isabella_santacroce_ emulator.exe, creato da Corday.

275150183_a9c50ff0f2.jpg

Questa dovevo assolutamente postarla. Nella foto potete vedere il mio cane, Pepe, seduto di fronte al mio portatile. Pepe sa molto bene che è assolutamente vietato avvicinarsi al mio portatile e ricorda ancora quel che gli accadde quando saltò intenzionalmente sulla tastiera danneggiando per sempre il tasto del dollaro [$]. Insomma: ieri mi sono allontanata dal portatile per una ventina di minuti e, quando mi ha vista tornare, è rimasto letteralmente paralizzato, timoroso delle conseguenze. Mia sorella lo ha immortalato nel supremo istante del terrore. Potete leggere tutto nei suoi occhi.

“Beauty is truth, truth beauty, – that is all
Ye know on earth, and all ye need to know”.
(John Keats, Ode on a Grecian Urn)

Già dal nome si capisce che si tratta dell’ennesima trovata di qualche giapponese. Si tratta di un pupazzetto, tipo matryoshka, che praticamente non fa un cazzo, a parte riconoscere la voce del suo proprietario e muovere la testa quando quest’ultimo parla. C’è anche un tipo che ha aperto un sito web che ti consente di parlare con il suo unazukin. Ecco come lo si descrive sul sito ufficiale (posterò la descrizione originale in inglese – o quasi – e la mia liberissima traduzione in italiano)

about1.jpg

Unazukin is a small fairy. Usually she is under the big Mushroom in a woods.

Unazukin è una contadina disadattata di origini ucraine che si fa a funghetti.

Continua a leggere…

Pagina successiva »